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sabato 7 luglio 2012

Sentenza della Corte di Giustizia Federale: Pescara, niente penalizzazione. Sconti per Reggina e Novara

CORTE DI GIUSTIZIA FEDERALE: LA SENTENZA


Il Pescara ha vinto. E disputerà il prossimo campionato, quello della promozione di in Serie A priva dell'onta di quei 2 punti di penalizzazione sanciti dalla sentenza pronunciata dalla Commissione Disciplinare contro cui ha presentato ricorso la società, difendendo la propria posizione fortemente, come nell'indignazione per la disparità di trattamento manifestata dal presidente Daniele Sebastiani.


La Corte di Giustizia Federale ha infatti accolto l'appello degli abruzzesi, convertendo la penalizzazione di due punti relativa al primo filone del calcio scommesse in un'ammenda da 30.000 euro.


Parzialmente accolti anche altri sei ricorsi delle società: ridotte le penalizzazioni di Novara e Siena (entrambe da -4 a -3), Albinoleffe (da -15 a -9), Reggina (da -4 a -3) e Monza (da -5 a -4). Al procedimento di appello hanno preso parte solo 10 dei 14 club coinvolti (mancavano la società dilettantistica Avesa, seconda categoria veneta, e le fallite Ancona, Piacenza e Ravenna).




venerdì 15 giugno 2012

Calcioscommesse: a quando le sentenze della Commissione Disciplinare?

Per un curioso incrocio, così consueto nelle cronache giudiziarie italiane, in una mattinata di giugno di un anonimo venerdì si palesano due rinvii. Due sentenze attese e di rilevanza epocale relative a contesti quantomai distanti e da organi competenti su materie lontanissime. Da una parte il Processo Diaz, su cui la Cassazione si sarebbe dovuta esprimere oggi ma a causa delle lungaggini consentite dalla procedura e della sapiente architettura difensiva, i giudici della quinta sezione penale si riuniranno in camera di consiglio il 5 luglio prossimo, dopo aver ascoltato l'ultima arringa difensiva di uno dei difensori degli imputati a processo. Un avvenimento che sconcerta, da un punto di vista sociale ed etico, eppure consentito come spiegato dallo stesso presidente Giuliana Ferrua che ha strigliato, comunque, i legali. 


Dall'altra parte sul fronte della giustizia sportiva per una curiosa simmetria, è posticipata anche l'attesa pronuncia della Commissione Disciplinare presieduta da Sergio Artico (e già rinviata) in merito alle richieste avanzate dal procuratore generale Stefano Palazzi, nel primo processo relativo agli atti acquisiti dalla Procura di Cremona in merito all'inchiesta sul calcioscommesse. Per i 40 tesserati interessati e le società coinvolte, la questione non è affatto simpatica: le sentenze di primo grado potrebbero coincidere con penalizzazioni durissime. In ansia soprattutto l'Albinoleffe per cui, ricordiamo, Palazzi ha chiesto -27 punti e il Piacenza (-19). Per la Reggina, fosse accolta la richiesta della procura, si tratterebbe di 6 punti; 2 nel caso del Pescara.






I membri della Commissione si sono riuniti in camera di consiglio lo scorso 8 giugno. Poi, il rinvio della pronuncia che plausibilmente scivolerà al giorno immediatamente successivo alla partita dell'Italia contro l'Irlanda trapattoniana. Le ipotesi praticabile sullo slittamento della sentenza si ravviserebbero nella necessità di rileggere gli atti, di non arrivare al sabato per non penalizzare le difese che dovranno depositare l'appello. 


Se le premure del presidente Artico porteranno alla lettura della sentenza per la prossima settimana, sarebbe logico ritenere che quanto riguarda il nuovo procedimento - derivazione del filone pugliese - che scaturirà dalle audizioni in corso della procura federale che verrà posticipato rispetto al programma iniziale. Con conseguenze a più riprese valutate, quali ritardo per l'iscrizione a campionati e competizioni europee e quella remota ma non improbabile, difficoltà di stilare i calendari per la prossima stagione. Tradotto: calcio posticipato.

P:S: Mauri e Milanetto sono liberi. Il gip di Cremona, Guido Salvini ha revocato gli arresti domiciliari non essendoci più la necessità di applicare una misura cautelare nei loro confronti. La misura era stata decisa lo scorso 4 giugno, ed i due giocatori erano stati scarcerati. Nell’ordinanza sottolinea che la sua posizione dovrà essere aggiornata “con riferimento alla vicenda del derby Genoa-Sampdoria che, pur non essendo stato oggetto di contestazione nella misura cautelare, può costituire un elemento sintomatico di condotte illecite nell’ambito delle partite disputate dal Milanetto”. Anche se “gli elementi assai gravi desumibili dalla conversazione telefonica riferibile ad un capo ultrà non hanno trovato una conferma soddisfacente”.

martedì 24 aprile 2012

Calcioscommesse: Lalic e quelle combine confermate

Ieri sera i primi, brevi resoconti di una giornata di interrogatori a Cremona. Della giornata di Dino Lalic. Sloveno, membro di spicco del gruppo degli zingari incaricato - stando a quanto di legge nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Guido Salvini - di contattare i giocatori 'disponibili'. Il ruolo non va spiegato oltre. Lalic, ex portiere, è un personaggio di primo piano nella struttura del nucleo che raccordava l'Italia alla rete estera. Celavi, così come viene chiamato, è in Italia da giovedì dopo aver scontato un anno di reclusione a Zagabria una pena inflittagli per vicende simile. Per un calcioscommesse versione balcanica, insomma.

Davanti al gip, Lalic - riporta l'agenzia di stampa ANSA - avrebbe confermato l'identità delle sue entrature. "Erano Carlo Gervasoni e Filippo Carobbio a darci informazioni sulle partite truccate in cambio di denaro". Il giocatore del Piacenza e quello dello Spezia informavano lo sloveno, procedendo alla combine. Così per sei partite, quelle indicate nell'ordinanza: Brescia-Mantova, Grosseto-Reggina (sulla quale gli zingari scommisero ma persero), Empoli-Grosseto e Grosseto-Mantova (sulle quali non effettuarono scommesse), Cittadella-Mantova e Ancona-Grosseto (su cui scommisero e vinsero), incontri disputatisi nel 2010.

Tutti e tre gli 'zingari' sentiti a Cremona hanno indicato nell'ex portiere del Chiasso, Almir Gegic (latitante), l'"intermediario" con i giocatori italiani, mentre Lalic ha ammesso sì di aver incontrato Tan Seet Eng, detto Dan, a capo dei finanziatori del giro delle scommesse di Singapore ma per ragioni diverse dai taroccamenti delle partite. I due si sarebbero  incontrati per trattare giocatori dell'Est europeo intenzionati ad andare a giocare in Asia. Su Carobbio e Gervasoni, però, Lalic, a detta dei suoi legali, Marcello Ceccherini e Kresmr Krsnic, è stato "chiarissimo": "Da loro comperavano notizie sulle partite per scommettere in Serbia, Croazia, Austria e Ungheria".

Un particolare interessante in chiave investigativa che si traduce per gli 'zingari', quindi, nella possibile scarcerazione con divieto di soggiorno nelle regioni dove operavano, cioè Lombardia, Toscana, Veneto e Marche. Ma anche conferme rilevanti per Salvini dopo gli interrogatori di Gervasoni e Carobbio che hanno indirizzato le indagini verso un nuovo filone.

Se ci fossero ulteriori riscontri a questi contenuti, uniti a una rogatoria giunta dall'Ungheria in cui si parla del presunto taroccamento di Lecce-Lazio, si potrebbero rileggere addirittura le prime due fasi dell'inchiesta Last Bet investendo personaggi forse ancora da decifrare. Con quegli arresti annunciati e di cui ancora non si ha notizia da Cremona.


Intanto, da Roma arriva la notiza, precisamente con una nota apparsa sul sito della Figc con cui si ufficializza il rinvio dell'audizione del presidente del Siena, Massimo Mezzaroma chiamato in causa proprio da Carobbio.