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martedì 30 novembre 2010

Manita del Barcellona. L'Uefa punisce Mou

Primo fatto: il Barcellona ha predicato calcio fino alla commozione. Mou ha cambiato status, da Special one a Special five. Non ha gradito affatto. Come non ha gradito affatto la squalifica per un turno, più uno con la condizionale.

Secondo fatto: la Uefa non perdona Josè per aver pianificato le ammonizioni di Xabi Alonso e Sergio Ramos in Champions League vinto 4-0 sul campo dell'Ajax. Il profeta di Setubal non siederà sulla panchina contro l'Auxerre. Incontro ininfluente, archiviata la qualifcazione agli ottavi. Diabolico.

domenica 28 novembre 2010

Juve-Fiorentina, pari al Pepe. Video


Arriverà il tempo per capire se quelle scelte (tema mercato), discusse e controverse, dovranno essere riviste. Arriverà la comprensione, l'indulgenza successiva all'analisi. Si concluderà che Juventus-Fiorentina, partita esemplare che spiega la dicotomia di una squadra ancora incompiuta, avrebbe potuto condurre a conclusioni simmetricamente opposte rispetto ai facili entusismi della precedente giornata (con il Genoa si è fatto bene) e alla temporanea impressione di ottimismo delneriano della vigilia.


Motta ha commesso l'errore che si temeva, Storari (Buffon lo osserva dalla tribuna e messaggia) ha presidiato con merito e sul gol è sinceramente incolpevole, Pepe è diventato emblema del sacrificio e della versatilità conquistando meritatamente titoli e sommari sui quotidiani. Se Aquilani e Krasic non tengono, la qualità latita anche contro una Fiorentina sempre più demotivata che neanche Sinisa Mihajlovic riesce a risollevare. 



Accantonate le tesi 'occasione sprecata', 'Juve fermata dalla Fiorentina', 'Pepe salva la Juve', le fragilità son quelle note. Le ostilità sono assodate. Determinazione, riscatto, volontà in questo nuovo corso che pazientemente va verso i correttivi sono le fondamenta su cui costruire i risultati, quando tecnica e agonismo calano.

Le parole migliori, nel post, le ha pronunciate con estrema onestà intellettuale, Leonardo Bonucci: "E’ stata una partita molto difficile. A centrocampo, Aquilani ci ha dato e ci dà tanto. Detta i tempi di gioco, e oggi non era neanche facile farlo, dato che loro hanno segnato fortunosamente ad inizio partita. Fisicamente non stava al top, ed aveva di fronte un importante avversario. Boruc è stato grande sulle nostre conclusioni. Ma noi siamo la Juventus e abbiamo l’obbligo di lottare sempre per i massimi traguardi. Seguiamo il gruppo di testa e cerchiamo di capire fin dove possiamo arrivare".

martedì 23 novembre 2010

Testata Eto'o: tre giornate e 30.000 euro di multa


Tre giornate e 30.000 euro di multa. Samuel Eto'o come Zinedine Zidane, Samuel Eto'o fermato dal giudice Gianpaolo Tosel. In particolare:

"le immagini televisive documentano che, nelle circostanze segnalate, l’Arbitro assegnava alla squadra nero-azzurra un calcio di punizione per un fallo subito, nella zona centrale del campo, dal calciatore Eto’o da parte del calciatore clivense Cesar.
In attesa della ripresa del giuoco, Cesar si portava nei pressi della propria area di rigore e, in tale frangente, veniva raggiunto dall’attaccante interista che, con mossa repentina, chinando in avanti il capo, lo colpiva con una testata al petto, facendolo cadere dolorante al suolo. L’Arbitro non adottava alcun provvedimento disciplinare in quanto la sua attenzione, e quella dei suoi collaboratori, era comprensibilmente rivolta “a controllare altre zone del terreno di giuoco” come precisato, a richiesta di questo Ufficio, con e-mail pervenuta alle ore 15.01 del 22 novembre 2010. Ritiene questo Giudice che il riprovevole gesto compiuto dal calciatore nero-azzurro integri gli estremi di quella “condotta violenta” che, per consolidato orientamento interpretativo, è connotata dall’intenzionalità e dalla potenzialità lesiva: palese è infatti il preordinato intento di colpire l’avversario e parimenti evidente è l’energia impressa al colpo inferto".

Una differenza c'è, rispetto a Krasic. E sta tutta in quella giornata in più che significa molto, soprattutto per il signor Benitez.

domenica 21 novembre 2010

Genoa-Juve: i video dei gol


Genoa Juventus 0-2 Sintesi completa Gol Marchisio Krasic
Caricato da cuorejuve_it. - Calcio, basket, wrestling e altro ancora.

La testata di Eto'o merita la squalifica


Io non difendo Milos, perché anche una difesa d'ufficio vincerebbe dopo la squalifica per simulazione dietro ricorso alla prova tv. Il fallo era evidente. Quello che avevo da dire (e da scrivere) si riassume in questo concetto: il talento incontenibile a cui gli osservatori di questo sistema calcio decadente e fazioso devono piegarsi non può essere inquinato da letture dietrologiche. Ci devono stare. Krasic vale. Non lo si può trascurare in una Juventus che deve (ri)nascere. Allontanare la già fiorente fenomenologia del simulatore, in questa giornata, è incarico anche della società che ricostruisce credibilità dalla nettezza e sulla trasparenza.

Arriveranno i Gilardino, arriveranno i Luis Suarez, arriveranno i Maccarone o addirittura i Benzema. L'accoglienza che verrà loro riservata sarà magnificente, encomiabile. Intanto teniamoci Krasic, valorizziamo Aquilani, scuotiamo Felipe Melo.

E attendiamo che il giudice sportivo, dietro ovvio deferimento da parte del procuratore Stefano Palazzi, decida che squalifica infliggere (per me è cosa certa) all'attaccante dell'Inter, Samuel Eto'o, per la testata di zidaniana memoria a Bostjan Cesar, difensore del Chievo.Superfluo aggiungere che da Gianpaolo Tosel si vuole la medesima severità se non una maggiore censura dopo aver assistito a questo comportamento. Se Krasic ha preso due giornate per simulazione (art.35), tre mi paiono onestamente sanzione più che adeguata. No?

domenica 14 novembre 2010

F1, Abu Dhabi: il terribile incidente di Schumacher. Video


F1, incidente Schumacher Abu Dhabi
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Iaquinta-Totti (Aquilani): la sintesi di Juve-Roma. Video



L'uomo in più è sempre lui. L'ex, Alberto Aquilani. "Non è stato facile per me giocare questa partita, ma sono contento per aver dato l'assist a Vincenzo per il gol. E' una delle mie migliori giocate dopo l'assist di rabona per Totti durante un match contro il Milan. Potevamo e dovevamo vincere per puntare in alto, ma è pur sempre un punto contro una grande squadra come la Roma"

giovedì 11 novembre 2010

Brescia-Juventus: Diamanti gol spettacolo, Quagliarella ne fa 6. Video



Diamanti meriterebbe un posto altrove. Forse. Perché fare scelte di vita induce a valutare variabili sfuggenti a chi ordina le proprie scelte secondo sistemi fissi. Ovunque vada, qualunque casacca indossi, corre e segna. E disegna parabole superbe. La sua rete merita l'intera bulimica osservazione di questo Brescia-Juventus. Di Quagliarella diremo che sei reti ci soddisfano. Per ora.

domenica 7 novembre 2010

Juve-Cesena: Del Piero fa 180. Video


Di che cosa è fatto il calcio se non di bellezza, caparbietà e irragionevolezza? Partire cupi, come questa Juventus ferita, flagellata da nuovi infortuni (Amauri, Krasic, Legrottaglie e Chiellini tanto per citarne alcuni) per poi superare un avversario come il Cesena, incoraggia.


Juventus - Cesena 3-1 Gol Del Piero Quagliarella Iaquinta
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Alessandro Del Piero segna di rigore, superando ogni primato con la casacca bianconera. Quagliarella va, Iaquinta sembra più convincente. Ma si fatica a mantenersi saldi come dimostra la prima rete, quella di Jimenez. Soffrire e sbagliare, sbagliare e soffrire. Un po' di pragmatismo, ha ragione Del Neri, non potrebbe che giovare.

sabato 6 novembre 2010

Juve-Buffon, il lungo addio




Che Gianluigi Buffon sia il migliore è concetto pleonastico, elementare. Ne abbiamo coscienza da quando era un giocatore del Parma, forse questa consapevolezza era degli osservatori che in tempi non sospetti lo avevano già segnalato. Si dice, lo riportano fonti nostrane e inglesi, che sia prossimo a cambiare casacca. Che debba intraprendere un percorso diverso al Manchester Utd. E che Alena Seredova abbia già vagliato appartamenti e scuole per i pargoli. Inutile negare come l'assenza allo scatto tradizionale che si celebra ad ogni stagione abbia solo avvalorato questa tesi. Quella del lungo addio.

Smentisce facili dietrologie, Gigi. Con una ricostruzione puntuale della giornata: "Non ero con gli altri solo perché ieri mattina era previsto un test molto delicato per la gamba dopo l'operazione. Abbiamo fatto la prova di efficienza e le risposte sono molto positive". In serata, come svela la Gazza, era presente a una cerimonia per la 9ª edizione della Sportnacht, elegante serata di gala dello sport svizzero. "Non ho snobbato nessuno. Ho fatto la visita, poi nel pomeriggio mi sono allenato e sono arrivato qui in auto in serata, avevo promesso la mia presenza tempo fa. Non c’è nessun mistero".

Intanto si studia la tattica posta la strategia per portare Edin Dzeko a Torino il prossimo giugno. I 30 milioni di euro saranno racimolati, ovvio. Si assisterà a una cessione di lusso. Altrettanto certo. C'è qualcuno pronto a fare un nome?

mercoledì 3 novembre 2010

Champions: i video dei gol di Milan-Real Madrid. Inzaghi da record



Pippo (Inzaghi) se la merita un po' di gloria. Fosse solo per la costanza di occupare quel posto fisso in area di rigore. E si aggiudica il trono europeo e la sfida con Marco Van Basten. E sì, presidiare conta.

Juve: cedere Amauri è un errore




Io non cedo Amauri. Non credo che un attaccante completo che dispensa sapientemente tecnica e agonismo debba essere inserito nella vetrina dei balocchi che non divertono più. Della logica di depauperamento della rosa juventina in nome delle ragioni di bilancio non me ne curo. Non me ne sono mai curata nel giudizio di un giocatore.

Io lo difendo, Amauri. Perché infortuni e indeterminatezza strategica lo inducono a interrogarsi. Ne compromettono la concentrazione e la resa e il cinismo che occorre e che potrebbe arrivare. Rumors di mercato che lo riguardano si sono moltiplicati con l'allontanarsi dai numeri di una media onorevole: Manchester Utd, Fiorentina, Milan in scambi ai limiti dell'illogico. E poi c'è una ragione in più: l'assenza di quel finalizzatore (finale o anche da rete) che asciughi quell'ansia trasbordante di tutelarsi in un fortino d'alta classifica che - la matematica mourinhiana insegna - non prescindono da una media onorevole.

Di Karim Benzema scrissi in tempi antichi. Ne apprezzo quello sguardo irriverente e quel miscuglio francoalgerino tanto quanto il suo tocco e il suo destro. Non lo desidero con la maglia della Juventus se ciò indurrà a ripercorre la sventurata pantomima che ha introdotto alla cessione di Diego. Come non voglio Bale o Cassano o chiunque altro. Sempre che la qualità conti, oltre i semplici proclami.