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giovedì 22 aprile 2010

Rita101, auguri alla ricerca




Fosse nata nel 1976 (come me) che cosa ne sarebbe stato di questa ragazza appassionata, tenace, di religione ebraica con una predisposizione allo studio? Avrebbe scelto la ricerca? Avrebbe sostenuto l'iter estenuante che hanno affrontato colleghi e coetanei giunti alle soglie degli anta con una borsa di studio coperta da multinazionali, aziende e/o famiglie? Rita ne fa 101, Rita101 (la diretta on line dalle 21). E' nata a Roma, è splendida, elegantissima, di un umorismo vivace e arguto più degli opinionisti da deriva post televisione generalista. Ha vinto un premio Nobel. Di cognome fa Levi Montalcini. E' nata nel 1909, non nel 1976.

Oggi 22 aprile, per celebrare la sua insolita intelligenza si partorisce un progetto dirompente tra le web tv che offrono le proprie piattaforme annullando personalismi per esprimere una cittadinaza digitale coerente e consapevole. In un paese in cui la banda larga risulta pressoché inesistente, Rita non si cura dell'assenza di coraggio (altrui). Prosegue, impartendo la sua lezione di quotidiano apprendimento senza ritenendosi mai sazia e chiedendo opportunità per quanti sono nati nel 1976, nel 1977, nel 1980 in questo paese. Che non è un paese per donne (sottopagate, sfruttate, declassate). Che non è un paese di e per giovani (). Ma che ha lei, Rita.


venerdì 16 aprile 2010

RAImondo Vianello, scorrono i titoli di coda



Addio Raimondo, la migliore chiosa l'avresti trovata tu.

"Mi hanno detto dei tuoi viaggi/ mi hanno detto che stai male/ che sei diventata pazza/ ma io so che sei normale".

mercoledì 14 aprile 2010



Disturbante, ma autentico. Come e quanto la rivalsa meschina nei confronti di una ong che opera in un paese dove non vi è garanzia del più elementare diritto all'assistenza medica. E dove ancora oggi - adesso, ora - il territorio è seminato di mine antiuomo inesplose.

Il ritiro dall'ospedale afghano di Lashkar Gahdi di Emergency non può che essere una battaglia di civiltà persa. Da noi, dalla diplomazia internazionale, dall'Italia che resiste.

venerdì 9 aprile 2010

Intercettopoli, quattro anni dopo







domenica 21 marzo 2010

Andate alle elezioni, il giuramento è letto



Nel sabato delle manifestazioni sintomatiche (di quella a sostegno della memoria e della cultura antimafia, di quel popolo berlusconiano fluido e misterioso, di quella sinistra critica che sa anche difendere un valore), sul fronte del linguaggio si segna ancora una cesura.

Non si consumerà nelle edizioni serali dei tg generalisti la ritualità della celebrazione, sul palco di Piazza San Giovanni a Roma, della compattezza della destra tricolore - amorosa e amorevole - quella lettura congiunta dei candidati alla presidenza della regioni da Renata Polverini a Roberto Formigoni attorno a Silvio. Che c'è, sì. Più televisione, più analisi, più tesi, più dibattiti accademici. Il presidente può e riesce quanto e più di Mou a destabilizzare schemi e modelli.

La semplicità è disarmante. La scelta delle parole è importante. La rappresentazione teatrale si rivela ad ogni gesto, ad ogni confronto, sul sorriso perenne: è la campagna elettorale totale. Più dei numeri, più delle sarcastiche letture dell'impianto berlusconiano, è la forza dell'immediatezza che rimane. Rino Gaetano, Laura Pausini: tutto si confonde in questo fluire senza regolarità. Poi il canto finale e il saluto del grande mattatore. La voce, flebile, sommersa dall'apoteosi finale sfuma si perde fino a evaporare.

domenica 7 marzo 2010

Poker face, perché una rapina riesce bene a Berlino


Rapina durante il torneo di poker
Caricato da Almiron. - Scopri gli ultimi video di sport

In un torneo di poker può succedere di tutto. Tipo che durante una mano un gruppo di uomini armati e a viso coperto facciano irruzione nel lussuoso hotel Hyatt di Berlino, nel corso del poker EPT (European Poker Tour), che vede impegnati quasi 1000 appassionati. Tipo, poi, che i sei uomini in questione siano fuggiti tra il panico dei presenti.

martedì 2 marzo 2010

Iaquinta, quell'uomo in più?



Palermo deve essere ricordata. Il Palermo e il gol di Miccoli debbono essere materia di studio nell'accademia della dissoluzione della Juventus rifondata. Zac potrà lamentare l'impossibilità di inserire centrocampisti degni di nota perché 'non ci sono i cambi'. Si gioca tutti e tutte le partite. Che sia campionato, Champions, Europa League, Coppa Italia. Nessun alibi e siamo meno buoni (e ipocriti).

Manca un uomo di qualità come Mauro German Camoranesi. ma quello che non c'è, quello che manca è l'attaccante dell'ultimo minuto. Quattro mesi per un menisco paiono spropositati. In questi ultimi quattro mesi si è vista anche la negazione di quanto sostenuto con convinzione. Torna Cecè. Diego avrebbe così deluso ieri se ci fosse stato Vincenzo Iaquinta? Io credo di no.