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domenica 21 marzo 2010

Andate alle elezioni, il giuramento è letto



Nel sabato delle manifestazioni sintomatiche (di quella a sostegno della memoria e della cultura antimafia, di quel popolo berlusconiano fluido e misterioso, di quella sinistra critica che sa anche difendere un valore), sul fronte del linguaggio si segna ancora una cesura.

Non si consumerà nelle edizioni serali dei tg generalisti la ritualità della celebrazione, sul palco di Piazza San Giovanni a Roma, della compattezza della destra tricolore - amorosa e amorevole - quella lettura congiunta dei candidati alla presidenza della regioni da Renata Polverini a Roberto Formigoni attorno a Silvio. Che c'è, sì. Più televisione, più analisi, più tesi, più dibattiti accademici. Il presidente può e riesce quanto e più di Mou a destabilizzare schemi e modelli.

La semplicità è disarmante. La scelta delle parole è importante. La rappresentazione teatrale si rivela ad ogni gesto, ad ogni confronto, sul sorriso perenne: è la campagna elettorale totale. Più dei numeri, più delle sarcastiche letture dell'impianto berlusconiano, è la forza dell'immediatezza che rimane. Rino Gaetano, Laura Pausini: tutto si confonde in questo fluire senza regolarità. Poi il canto finale e il saluto del grande mattatore. La voce, flebile, sommersa dall'apoteosi finale sfuma si perde fino a evaporare.

domenica 7 marzo 2010

Poker face, perché una rapina riesce bene a Berlino


Rapina durante il torneo di poker
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In un torneo di poker può succedere di tutto. Tipo che durante una mano un gruppo di uomini armati e a viso coperto facciano irruzione nel lussuoso hotel Hyatt di Berlino, nel corso del poker EPT (European Poker Tour), che vede impegnati quasi 1000 appassionati. Tipo, poi, che i sei uomini in questione siano fuggiti tra il panico dei presenti.

martedì 2 marzo 2010

Iaquinta, quell'uomo in più?



Palermo deve essere ricordata. Il Palermo e il gol di Miccoli debbono essere materia di studio nell'accademia della dissoluzione della Juventus rifondata. Zac potrà lamentare l'impossibilità di inserire centrocampisti degni di nota perché 'non ci sono i cambi'. Si gioca tutti e tutte le partite. Che sia campionato, Champions, Europa League, Coppa Italia. Nessun alibi e siamo meno buoni (e ipocriti).

Manca un uomo di qualità come Mauro German Camoranesi. ma quello che non c'è, quello che manca è l'attaccante dell'ultimo minuto. Quattro mesi per un menisco paiono spropositati. In questi ultimi quattro mesi si è vista anche la negazione di quanto sostenuto con convinzione. Torna Cecè. Diego avrebbe così deluso ieri se ci fosse stato Vincenzo Iaquinta? Io credo di no.

martedì 23 febbraio 2010

I 53 minuti che hanno ribaltato Sanremo



(L'espressione è antecedente alla rassegna stampa odierna)

Posto che in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi mi affoga dal dì alla sera (in tutto il mondo con l'universo che ci insegue), il mistero buffo sanremese (quello che ci ha ossessionato con queste parole: davvero ha vinto Valerio Scanu, davvero il Principupo ha beccato tutti quei voti?) si dissolve con la pubblicazione di un pezzo, un articolo rivelatore sull'edizione odierna di Avvenire.

Si sarebbe osato tanto, quando sabato nel pieno della notte dopo l'inondazione della protesta dell'Orchestra incontenibile?



Si sarebbe auspicato la puntuale elencazione dei voti? No, non rimaneva che sperare che la dissoluzione del cerimoniale festivaliero con espressioni gergali e gutturali da un nuovo tipus di conduttora come 'topolona' o 'lato b' fosse curabile. Invece è colpa dell'onda anomala. La colpevole è l'onda anomala.
Perché esiste un'onda anomala? Oggi ci viene detto questo, ma il direttore Mauro Mazza a 'Porta a Porta' corregge, spiega, fa chiarezza su questi numeri. Quel po' che serve a spiegare quei 53 minuti, tutti da capire.

domenica 21 febbraio 2010

Sanremo 2010, Scanu vince la 60° edizione del Festival (Amici e Maria la sanguinaria la fanno a X-factor)

Il volto di Antonella Clerici si mostra serio. La 60° edizione del Festival di Sanremo è vinto da Valerio Scanu. In tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi. E' la fine...io ora ho paura di questa commistione e della sedimentazione del substrato Raiset.

Sanremo 2010 - i tre della finalissima

00.09 Marco Mengoni: perfetto come sempre. Malamorenò, un sospiro a colazione, io ti dico addio tu rispondi ciao, meno male che c'è Carla Bruni. Si vede così distrattamente, perché tanto si pensa ad altro. C'è da pensare ad altro.

0.14 Valerio Scanu: stona alla prima nota. In tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi. Se prima da riflettere, adesso c'è da preoccuparsi. (Diimenticavo: a far l'amore in tutto il mondo).

0.19 Pupo-principe-tenore: il principe è più intonato di Pupo. Lo ri-affermo.


0.33 Mentre si attende di urlare e inveire ancora in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi che cosa inventa la nostra sciura-conduttora? Le-tagliatelle-di-Nonna-Pina!!! La sciura-conduttora al Festival della canzone italiana non contiene la propria bulimia e la deriva della neotelevisione tramutatasi in un Sanremo reality agonizza ma prosegue.

sabato 20 febbraio 2010

I tre finalisti: Pupo-principe-tenore, Valerio Scanu e Marco Mengoni

Fischi e proteste dalla platea, dal loggione e anche dall'orchestra. Sono annichilita. I tre finalisti sono Pupo-principe-tenore, Valerio Scanu e Marco Mengoni.


MaurizioCostanzo
(o anche Maurizio Costanzo per i biografi), il signore della televisione, è alto quanto la Clerici. Per il resto, nessuna nota lieta.

Gli operai di Termini Imerese rimangono sullo sfondo dell'ennesima kermesse della cattiva politica. Attori protagonisti: Pierluigi Bersani, segretario PD, e Claudio Scajola, Ministro dello Sviluppo Economico. Annichilita II.