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martedì 23 febbraio 2010

I 53 minuti che hanno ribaltato Sanremo



(L'espressione è antecedente alla rassegna stampa odierna)

Posto che in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi mi affoga dal dì alla sera (in tutto il mondo con l'universo che ci insegue), il mistero buffo sanremese (quello che ci ha ossessionato con queste parole: davvero ha vinto Valerio Scanu, davvero il Principupo ha beccato tutti quei voti?) si dissolve con la pubblicazione di un pezzo, un articolo rivelatore sull'edizione odierna di Avvenire.

Si sarebbe osato tanto, quando sabato nel pieno della notte dopo l'inondazione della protesta dell'Orchestra incontenibile?



Si sarebbe auspicato la puntuale elencazione dei voti? No, non rimaneva che sperare che la dissoluzione del cerimoniale festivaliero con espressioni gergali e gutturali da un nuovo tipus di conduttora come 'topolona' o 'lato b' fosse curabile. Invece è colpa dell'onda anomala. La colpevole è l'onda anomala.
Perché esiste un'onda anomala? Oggi ci viene detto questo, ma il direttore Mauro Mazza a 'Porta a Porta' corregge, spiega, fa chiarezza su questi numeri. Quel po' che serve a spiegare quei 53 minuti, tutti da capire.

domenica 21 febbraio 2010

Sanremo 2010, Scanu vince la 60° edizione del Festival (Amici e Maria la sanguinaria la fanno a X-factor)

Il volto di Antonella Clerici si mostra serio. La 60° edizione del Festival di Sanremo è vinto da Valerio Scanu. In tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi. E' la fine...io ora ho paura di questa commistione e della sedimentazione del substrato Raiset.

sabato 20 febbraio 2010

Sanremo 2010 - la serata finale 2

ore 22.17 Simone Cristicchi: che se ne scriva e se ne dica. Cristicchi è intelligente, la sua canzone dissacra e squarcia il velo delle ipocrisie nostrane, smonta le certezze di questa Italietta gossipara delle Belen e dei Corona. (meno male che almeno lui ha ricordato Alda Merini)

ore 22.24 Arisa: aspettiamo di capire se sarà un successo radiofonico (o di download).

Dopo il premio consegnato al tecnico più anziano, un simpatico siparietto e i suoi ragazzi. Quelli di 'Ti lascio una canzone'.

Lorella Cuccarini!!!!!!!!!!!!!!




Seconda solo a Raffaella Carrà nell'iconografia televisiva, riappare - magnifica - Lorella Cuccarini. Assistiamo - inaspettatamente - a uno spaccato di equilibrio tra la citazione (Prince, Michael Jackson, Shakespeare, Madonna, Police) e la sperimentazione linguistica. Estrapolato dallo spettacolo dell'unica show girl (ora woman) sopravvissuta alla cultura anticulturale televisiva, questo momento è ossigeno puro. Espirando, però, ci si rammarica che una simile artista abbia relegato la propria professionalità al teatro per tutelare la propria integrità.

Questo numero - altissimo - rispetto alla media di quanto passato sul palco dell'Ariston viene bilanciato dalle uscite di Antonellona. "Ho visto il lato b della Cuccarini". "Che topolona!". "Tuo marito non è geloso?". Non è una diva, lo abbiamo capito. Ma non è richiesta neanche una simile sciuraggine nella serata conclusiva di Sanremo (Lorella non me la dovevi toccare!).

Sanremo 2010 - serata finale



(Momenti indimenticabili per chi paga il canone Rai)



Antonellona abbandona il lattex. ma la preferivo rock. Decisamente. Poi la visione di Valerio Scanu in tutti i modi, in tutti i dove, in tutti i laghi mi riporta al contesto (palco Ariston-Sanremo) e inevitabilmente avverto un certo disagio.


ore 20.45 Valerio Scanu
: qualcuno - tipo la conduttora - pone la domanda che nessuno aveva osato rivolgere a costui. La conosciamo, dunque ne omettiamo la ripetizione. Andrebbe però posta all'autore/i del testo più che al giovane di cui ricorderò le sopracciglia.

ore 20.50 Noemi: vestito sbagliato. Qualche vezzo e poco più. Unica cantante in gara alta quanto la Clerici (entrambe taccate).


ore 21.04 Marco Mengoni
: miglior performance della 60° edizione del Festival di Sanremo. Ha già vinto. Il resto è tra ().

ore 21.11 Povia: capello composto, accompagnamento di archi, corista dalla voce intonatissima. Tutto perfetto. Senza cartelli. Furbetto.

ore 21.32 Malika Ayane: un sospiro a colazione. Voto Malika. Perché ha una voce sublime. Perché ha una canzone costruita, ma non disturbante.

ore 21.40 Irene Grandi: meglio con Marco Cocci ieri sera (la cometa funziona di più a due voci). Sconcerto e vociare in sala alla domanda: "Uno dei nostri autori vuole sapere, visto che hai molta grinta sul palco, se hai così tanta grinta anche in amore".

ore 21.50 Pupo-principe-tenore: Emanuele Filiberto continua a cantare meglio di Pupo.

ore 21.58 Irene Fornaciari e i Nomadi: almeno ci sono i Nomadi, dai...

Quello che voglio dimenticare di questa serata




Le perfide menti degli autori del Festivalone hanno intrapreso quella via che neanche il mio amichetto immaginario dei quattro anni (Mario, mollato ai cinque per il primo grande amore della mia vita) avrebbe azzardato seguire nella supersfera immaginaria sulla navicella Enterprise. Le hanno creato un punto vita. Col lattex che le stringeva anche l'alluce, ma ci sono riusciti. Un esame di (in)coscienza deve affrontarsi, in tutti i modi, in tutti i dove, in tutti i laghi (etc.).

+
Nina Zilli: Premio Mia Martini meritatissimo, non si capisce come si possa conciliare con la vittoria di Tony Maiello nella categoria Nuove Proposte. Schizofrenico.
Jennifer Lopez: essere belle e dirlo sfacciatamente in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi.
l'ombretto di Arisa: non volevo la sua scomparsa ma il suo ridimensionamento. Me l'hanno sistemata da Moulin Rouge nella serata sbagliata eppur mi è piaciuta di più.
Mengoni one man show: in uno spettacolo qualunque, con un pezzo qualunque rischierebbe di fare Broadway a Varazze.

-
Valerio Scanu: lo Scanu è ormai in tutti i laghi e in ogni lago. Quando regalate un cellulare a vostro figlio/a adolescente ricordatevi che può televotare in tutti i laghi, in ogni lago con un sms.
Le bocciature dei Big: Moro non se la meritava proprio.
Lattex Clerici: l'estremo tentativo di creare un punto vita.

I finalisti

0.38 Antonella Clerici legge i nomi dei finalisti che accedono alla serata conclusiva del Festival: Irene Fornaciari, Simone Cristicchi, Valerio Scanu, Povia, Malika Ayane, Arisa, Noemi, Irene Grandi, Marco Mengoni e Pupo, il principe e il tenore. Fischi del pubblico.


Rimangono fuori dall'ultima notte sanremese: Enrico Ruggeri e Fabrizio Moro.

venerdì 19 febbraio 2010

Sanremo 2010 - la diretta (e due)

ore 22.30 Valerio Scanu: in-tutti-i-modi-in-tutti-i-luoghi-in-tutti-i-laghi. Se non fosse chiaro: a-far-l'amore-in-tutti-i-modi-in-tutti-i-luoghi-in-tutti-i-laghi. In-tutti-i-laghi. Nun t'aregge, Vale'

ore 22.38 Arisa: da 'Semplicità' a bondage girl il passo è breve (la citazione degli anni venti mi pare maldestra). Basta arrivare alla quarta serata del Festival.

ore 22.44 Enrico Ruggeri: occhialoni bianchi ottanta non più ottanta (è accompagnato dal resto del mitico gruppo dei 'Decibel'), le ali delle donne, Contessa. Ma più che di Ruggeri vogliamo parlare della magnifica Andrea Mirò? Eccellente, ancora meglio di sempre.

ore 22.50 Noemi: io non riesco a smettere di guardare le sue corna. Di un certo pregio: le sue sono corna di Swarovski. Gelosa e infedele.

Nota: anche la Clerici squamata mi desta delle perplessità. E stavolta non è per il colore.

ore 22.58 Fabrizio Moro: questa è la mia vita non è una rigione, perché la mia vita è una grande occasione. Facile, facile. E perché non ci riesco?

ore 23.04 Povia: un testo così misurato da sembrare studiato a tavolino. La bimba che danza. Masini al piano. Guseppe alla chitarra con capelli raccolti. L'abbraccio finale. E' un po' troppo (secondo me).

Sanremo 2010 - La diretta

Antonellona nostra muta registro (una bionda così materna fa venire il complesso edipico anche a me) e ci introduce alla serata.

ore 21.25 Malika Ayane chiudo gli occhi e vedo 'La prima cosa bella'. E' così, la sua voce, un piccolo capolavoro. Fragile, fragile. che può rivelarsi effimera senza le note giuste.


ore 21.30 Simone Cristicchi
: Carla, hai toppato! Un po' di ironia che vuoi che faccia?

ore 21.35 Irene Grandi: un'altra donna. Non più Simona Ventura, ma Irene. Duetto da annotare con Cocci che io ho sempre amato per questo




ore 21.51 Marco Mengoni
: che ne dicano, per me rimane il miglior performer di questa edizione

ore 22.00 Marcello Lippi, ospite di Pupo e Principe, si palesa sul palco. "Non poteva ch essere qui il ct della Nazionale. Voglio solo ricordare un mio amico morto dieci giorni fa: Ballerin, ct della nazionale di ciclismo". Polemiche a iosa. Non dovevano star zitti?

ore 22.02 Pupo, il principe e il tenore: avesse cantato Marcello Lippi avrebbe beccato più note di Emanuele Filiberto. Ovviamente vestali tricolori inserite nella sarcastica bocciatura.

Sanremo 2010- Palco vietato alla Brando. Passa il suo avatar



Elisa, ovvero quando ci si può permettere tutto (o quasi). Nel cappellaio matto version ci garba assai, tanto quanto le coreografie di un Luca Tommasini ispiratissimo dal concetto di immergere nei fiori-palco-ritornello la splendente Elisa che vive in un altrove diverso (e non è quello di Morgan).

Ma di questa terza serata del Festivalone autocelebrativo (poco autoreferenziale), con il mejo der mejo dei sessanta di Sanremo, che rimarrà? Elisa, sicuramente. Elisa e Fiorella Mannoia sicuramente II (perché quando ascolto 'Almeno tu nell'universo' piango bene perché piango dentro e ciò mi rende felice). Carmen Consoli a tratti (la sua vocina mi aggrada poco). La scelta assolutamente suicida ai limiti del masochismo della costruzione di questa seratona. Non elaboro dati Auditel prima del dovuto, ma far slittare la gara dei giovani (Nuove proposte) dopo la mezzanotte con tanto di assurda messa in onda in una diretta di un avatar registrato di Jessica Brando (è minorenne e dunque non può cantare dal vivo per l'ora tarda) ha del masochistico. La meravigliosa voce della quindicenne (non si può dir lo stesso della canzone), registrata, incanta e passa (l'altro è Tony Maiello). In un secondo livello di realtà. Chissà se la vedremo magari domani...


Nota: passa tra i fischi la canzone del Principe. Pupo si è annullato come il tenore. Con lui Valerio Scanu l'amore-in-ogni-dove-in-ogni-luogo-in-ogni-lago (anche mia madre mi ha chiesto di farlo smettere). Toto nonostante Belen Rodriguez non indovina la tariffa giusta, Nino D'Angelo non è capito e i Sonohra tornano al loro pop pronto consumo.

Per riprenderci da tutto l'incomprensibile, il magnifico duetto di Fiorella Mannoia e Elisa (scusate ancora). "E che mi amerai davvero di più, di più, di più".

mercoledì 17 febbraio 2010

Sanremo 2010, giusto per stuzzicare




+
Antonio Cassano: se la canta e se la suona (più al ct Marcello Lippi che ad altri). Non ti si può pigliare come sei. Sei grande grande grande.
Paolone Bonolis e Luca Laurenti: indispensabili alla mente.
Morgan: manca. La sua assenza si vede e si sente. Da non confondersi con il suo spirito aleggiante nelle parole della conduttora.
Irene Fornaciari e i Nomadi: il perdono è sanremese, indi per cui una edizione boccia, la seguente premia.


-
Valerio Scanu: il figlio di Maria De Filippi e del suo 'Amici'. Un Marco Carta clonato.
L'ombretto di Arisa: l'eye liner lo avrebbe ammirato anche Ditona. Quel colore lì mi ha ipnotizzata fino a indurmi a rimuovere il brano.
Il fantasma di Morgan: lo sguardo di Antonellona, il testo meraviglioso, il dramma, il povero, le persone-come-te. Il reality sanremese si gonfia al suo allontanarsi dal palco dell'Ariston, spavaldamente succhia dallo spirito di Morgan che aveva esposto le sue pene a mezzo stampa. La condivisione non è parsa gradevole. Lo si è escluso, ma è rimasto protagonista - il suo spettro - di questa edizione e della prima serata (o sera, torna sempre anche nelle parole). Svilente.

I qualificati che accedono alla seconda serata

I cantanti che rimangono in gara: Irene Grandi, Valerio Scanu, Arisa, Marco Mengoni, Simone Cristicchi, Malike Ayane, Enrico Ruggeri, Sonohra, Povia, Irene Fornaciari e i Nomadi, Noemi, Fabrizio Moro.

Gli esclusi sono: TOTO CUTUGNO, NINO D'ANGELO E MARIA NAZIONALE, PUPO, EMANUELE FILIBERTO E LUCA CANONICI.