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mercoledì 18 luglio 2012

Calcioscommesse: Lotito, Cannavaro e Grava o le ragioni della difesa. Blitz a Bormio, interrogati giocatori del Genoa



"Mi viene da ridere, anzi, non so se ridere o incavolarmi"- Claudio Lotito


Massimo Erodiani accusa Claudio Lotito, presidente della Lazio, di essere a conoscenza di due combine. Le partite in questione sono Siena-Lazio (27 maggio 2007) e Lazio-Albinoleffe (Coppa Italia, 25 novembre 2010). I legali hanno già avuto mandato per provvedere a tutelare la sua immagine.


Matteo Gianello ha confermato quanto asserito davanti ai magistrati napoletani in via Po, presso gli uffici della procura federale. Paolo Cannavaro e Gianluca Grava sono pronti a sporgere denuncia per diffamazione. Il Napoli rischia il deferimento per responsabilità oggettiva.


Alberto Gilardino e altri giocatori del Genoa in ritiro a Bormio sono stati condotti nella vicina caserma della Guardia di Finanza per rispondere dell'irruzione negli spogliatoi da parte di un gruppo di ultrà avvenuta a gennaio. Un sequestro di persona in cui si è ricostruito gli esponenti del tifo organizzato presero a schiaffi e minacciarono Dainelli, che chiese e ottenne di essere ceduto (Chievo). Tutto per quel derby, Genoa-Sampdoria dell'8 maggio 2011. Quello per cui fu venduto anche Milanetto dietro sua esplicita richiesta.


"Il derby non si vende, il derby non si vende".  


Non è stata una giornata semplice.

lunedì 16 luglio 2012

Gianello, il tentativo di combine di quel Sampdoria-Napoli



Più di Ranocchia, più di Criscito, più di Bonucci. L'attesa era per lui, dopo un rinvio giustificato da motivi di salute.


Matteo Gianello, il portiere delle combine e presunte tali, era in via Po oggi per riferire in merito a quanto acquisito dalla procura di Napoli. Da quel Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010, al tentativo di persuadere i compagni di squadra di allora, Paolo Cannavaro e Gianluca Grava di acconsentire ad alterare il risultato di quella partita dalla straordinaria rilevanza in chiave Champions League per il Napoli. Durante il suo confronto con i magistrati napoletani, 


Gianello menzionò i loro nomi. "Cannavaro e Grava diedero immediatamente e con estrema decisione una risposta negativa", si legge. Ed erano pure contrariati, secondo Gianello. Per il codice di giustizia sportiva potrebbe ricadere, una simile fattispecie, nel reato di omessa denuncia. 


La società rischia la responsabilità oggettiva versante procura federale, con quel che viene sul fronte aperto dell'Europa League.


Ma Gianello avrebbe ricoperto anche l'incauto ruolo di raccordo, stando a quanto asserito davanti ai pm partenopei, tra l'ex calciatore Silvio Giusti e Dentino, Giuseppe Mascara in merito a Brescia-Catania. E un suo coinvolgimento sarebbe plausibile in altre partite, come Bologna-Parma o Lecce-Napoli (8 maggio 2011).




venerdì 6 luglio 2012

Il giorno del Napoli: Gianello indisposto, Mazzarri risponde. Il 16 luglio convocato anche Criscito



Matteo Gianello presenta un certificato medico in cui - riportano le agenzie - si riporta di una indisposizione.


Walter Mazzarri si presenta attorno alle 14.45. "Sono venuto a dare il mio contributo ai giudici in un momento in cui c'è bisogno di chiarezza, come ho già fatto l'altra volta quando sono stato chiamato (dalla Procura di Napoli, ndr). Con grande serenità. Paura? Ma state scherzando?", afferma rivolgendosi ai giornalisti presenti. 


Mattia Grassani, il suo avvocato e legale esperto in materia aggiunge: "Gli aspetti sui quali si è soffermata la Procura sono quelli noti - ha spiegato -. Non c'è stato nulla di ulteriore rispetto a quello detto da Mazzarri avanti alla Procura di Napoli. Il confronto è stato franco e tranquillo e la Procura federale è rimasta molto soddisfatta e confidiamo che la posizione di Mazzarri non abbia alcun tipo di seguito nella giustizia sportiva". Su Napoli-Inter del 15 maggio 2011, Grassani precisa che il tecnico non è stato chiesto di "nessuna gara in particolare". L'oltre un'ora e mezzo in cui l'allenatore toscano è rimasto negli uffici di via Po è dovuta, a detta di Grassani, "alle formalità di apertura e di chiusura, alla rilettura e alla verbalizzazione che hanno determinato un confronto sereno della durata complessiva di meno di un'ora". L'avvocato ha puntualizzato inoltre che oggi era in Procura "per rappresentare il club e non il signor Mazzarri" e per "coordinare gli interrogatori di tutti i giocatori del Napoli".


Gianluca Grava che, con il capitano Paolo Cannavaro, aveva ricevuto la proposta dall'ex portiere del Napoli di alterare il risultato di Sampdoria-Napoli del 10 maggio 2010 si è presentato negli uffici di via Po per essere ascoltato su quella vicenda per cui rischia l'omessa denuncia. 


Domenico Criscito perso Euro 2012 è stato inserito nel calendario delle audizioni da parte della procura federale. Il difensore dello Zenit San Pietroburgo è convocato per il 16 luglio prossimo.


E' l'inizio. Solo l'inizio. 



Questo il calendario completo delle audizioni sui filoni di Bari, Napoli e Cremona


-6 luglio: Walter Mazzarri (tecnico Napoli), Gianluca Grava (calciatore Napoli), Paolo Cannavaro (calciatore Napoli), Giuseppe Mascara (calciatore Novara). 
-9 luglio: Giuseppe Santorum, Fabio Quagliarella (calciatore Juventus), Federico Piovaccari (calciatore Sampdoria), Luca Ariatti (calciatore Pescara), Paolo Acerbis (calciatore svincolato), Dario Passoni (calciatore Folzano), Fabio Giacobbe e Angelo Iacovelli.
-10 luglio: Filippo Carobbio (calciatore Siena) , Andrea Masiello (calciatore Atalanta), Nicola De Tullio e Giovanni Carella.
-11 luglio: Roberto Bagalini (associato A.I.A), Stefano Bagalini (calciatore Fermana), Ferdinando Coppola (calciatore Milan), Daniele Sebastiani (presidente Delfino Pescara), Marco Turati (calciatore svincolato).
-12 luglio: Massimo Mezzaroma (presidente Siena).
-13 luglio: Piero Camilli (presidente Grosseto), Esmael Angelo Junior Da Costa (calciatore Sampdoria), Antonio Conte (tecnico Juventus).
-16 luglio: Leonardo Bonucci (calciatore Juventus), Andrea Ranocchia (calciatore Inter), Domenico Criscito (calciatore Zenit).

mercoledì 18 aprile 2012

Calcioscommesse: Gianello getta altro fango, Grava e Cannavaro a rischio. Presto nuovi indagati a Cremona



E' uno scenario apocalittico quello del calcio nostrano: paesaggi spettrali spogliati da quel dolore (autentico o fittizio) per la morte inspiegabile e ingiusta di un giocatore di 25 anni, Piermario Morosini, in cui alle ragioni umane si rinuncia volentieri per uno spezzatino che ben si concilia con le esigenze televisive. Va così, tra il sistema che scende a compromessi con la leggerezza dell'opportunità e l'enucleazione più morbosa e fastidiosa di quanto continua a emergere dalla diverse inchieste sul Calcioscommesse. Per uno strano incrocio, fatto di atti, indagati e verbali questa mattina pareva dominante nelle cronache la questione Gianello e di Napoli. Stasera è più di Cremona che si dovrebbe parlare.


Una guerra tra procure? Nulla di più remoto, vista la penetrazione indistinta del malaffare in ogni serie e a livello ai limiti del dilettantismo. Banalmente, la giornata si è aperta con il recupero di una storia nota in parte e che vede coinvolto Matteo Gianello, ex portiere del Napoli personaggio di primo piano nell'inchiesta della magistratura napoletana, da parte della Gazzetta dello Sport che ha pubblicato i contenuti di un interrogatorio che vide l'ex estremo difensore azzurro. Gianello avrebbe ammesso davanti agli inquirenti che anche alcuni compagni, Paolo Cannavaro e Grava nello spogliatoio furono messi al corrente della sua intenzione di modificare l'andamento della gara. La partita era quel Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010, che si concluse 1-0.




Una combine. Nel lungo interrogatorio al quale è stato sottoposto l'allora portiere di riserva della formazione napoletana, indagato dalla Procura del capoluogo campano insieme ai fratelli Michele e Federico Cossato e a Silvio Giusti (tutti ex calciatori), è emerso che altri giocatori erano al corrente del tentativo di truccare l'incontro. Si rifiutarono, ma non denunciarono agli organi deputati di essere stati contattati nel tentativo di alterare l'esito di quella partita decisiva in chiave Champions League. Ora rischiano per omessa denuncia, come il Napoli: la società verrebbe investita in virtù della responsabilità oggettiva.


La Procura federale chiederà gli atti e procederà nei confronti dei due giocatori secondo quanto indica il Codice di Giustizia Sportiva: per Cannavaro e Grava le conseguenze potrebbero essere significative, mentre il Napoli non dovrebbe rischiare molto. 


L'avvocato di Gianello, Vincenzo Siniscalchi tiene a precisare che non si tratta di novità in senso proprio: “La notizia emersa stamani sulla Gazzetta dello Sport è molto vecchia e riguarda l’interrogatorio di Gianello che a suo tempo era secretato e che non ha avuto fino a questo momento nessuna conseguenza. L’indagine è ancora in corso, non è stata chiusa ma Gianello non è più stato convocato né per riscontri, né per fare confronti. Non credo ci siano motivi di preoccupazione sia a livello penale e sia per ciò che concerne la giustizia sportiva. Per avere degli sviluppi, una circostanza del genere, dovrebbe avere conseguenza almeno sul piano della giustizia sportiva”.


L'agenzia di stampa ANSA, in serata batte poi una notizia decisamente più interessante della stessa di nuove partite sospette indicate oggi da Filippo Carobbio alle 20.38. Secondo il contenuto di questo dispaccio il registro degli indagati della procura di Cremona è destinato ad arricchirsi di nomi nuovi, precisamnete quelli fatti da Carlo Gervasoni dopo quell'interrogatorio del 12 marzo scorso che ha segnato il prosieguo delle indagini anche sul versante della giustizia sportiva.

Procura federale che ha apportato qualche variazione al calendario: il ds Massimo Taibi verrà sentito il 26 aprile, il rinvio a data da destinarsi per la deposizione del calciatore del Torino Giuseppe Vives e l'anticipo delle audizioni dell'atalantino Ciro Polito (domani) e del leccese Daniele Corvia (spostata a giovedi' 19). Rinviate quelle relative a Antonio Benfenati e a Federico e Michele Cossato.