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sabato 23 aprile 2011

Juve-Catania, ovvero perché urge Mancini


Incomprensibilmente perdura una stagione sancita da una mediocrità addirittura banale, per quanto irritante. Delneri risponda: perché togliere Del Piero (si è preparato per entrare in forma in primavera, è palese) e Matri per inserire Toni e Pepe alleviando le marcature e ripristinando modulo e schemi più prevedibili del ciclo della catena di montaggio della Fiat?

Perché ostinarsi nell'insostenibile quando Bergonzi (contestatazione meritata) punta alcuni soggetti non giustificabili forzando il tempo di recupero, pressoché raddoppiato con una ripetizione ai limiti del regolamento?

Perché signora società, giovane e piacente quanto un lifting da reality show, si recrimina pur senza convinzione quando gli errori (quelli gravi e autentici e evitabili) si reiterano fino all'harakiri gentilmente offerto?

L'esaltazione all'ingaggio di Roberto Mancini come guida tecnica della Juventus (non citata volutamente finora) è indotta, oltre ogni ragionevole dubbio.

N.B.: Juve-Catania serve. A fare pulizia.

mercoledì 22 settembre 2010

Juve, Chiellini in dubbio per il Palermo


Re Giorgio e una distorsione che, tra Palermo e rinnovo, non agevola il disbrigo delle pratiche. Del Neri richiama a un modello operaio che - francamente - nel contesto ambientale in questione è un motto che involontariamente si rivela segno dei tempi. In vista del posticipo di domani sera all'Olimpico di Torino anche la determinazione Chiellini e la rocciosità del tecnico infondono serenità. Legrottaglie si scalda già, anche se Chiello non si ritirerà senza aver lottato.


Con Delio Rossi in bilico dopo le picconate di Zamparini e i palesi limiti della difesa palermitana, l'avversario sarà prevedibile. Almeno sulla carta. Da temere, come sempre, la fantasia di Javier Pastore rimasto in Sicilia in attesa di ricevere - o il club per lui - l'offerta giusta. Magari dall'Inter che avrebbe intenzione di supportare con l'adeguato rincalzo Sneijder mai convinto fino in fondo di allontanarsi dal suo mentore, il profeta di Setubal.

Josè Mourinho è l'alieno che si lega agli uomini sapendoli proteggere nel nido dello spogliatoio esponendosi al turbinio mediatico, dirottandolo verso la direzione voluta. Perché Wesley che, in fondo, arriva dal Real dovrebbe sottrarsi? Coutinho deve crescere. A gennaio, l'arrivo dell'argentino potrebbe essere la conferma dell'operazione. Salvo non si decida, a corso Vittorio Emanuele, di investire subito in una punta.