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giovedì 6 gennaio 2011

La solitudine di Agnelli. Delneri: "Servono rinforzi"



E' il presidente Andrea Agnelli a sostenere il peso della disfatta juventina davanti alle telecamere, ai cronisti che si interrogano giustamente sulle incongruenze che si sono viste in campo contro il Parma. "Non direi che sia molto difficile da spiegare. Credo che oggi è stata una di quelle giornate negative. La partita è nata in modo sbagliato, abbiamo avuto immediatamente un infortunio con Quagliarella che è, probabilmente, in questo momento il nostro attaccante più in forma. Poi, abbiamo avuto un espulsione che giudico corretta ma, magari, ci stava anche una sanzione per il giocatore del Parma, dopo di che, nei momenti che contavano siamo andati sul 2-1, ma abbiamo subito un rigore, 3-1, abbiamo perso 4-1. Perdere 1-0 o 4-1 non cambia. Da questo punto di vista sappiamo che dobbiamo rimanere uniti, conosciamo il nostro valore, andare avanti per quello che è il nostro obiettivo stagionale", ha risposto a Sky.

Con l'infortunio di Quagliarella la Juve è costretta a prendere subito un attaccante: "Oggi auguriamo a Quagliarella di non aver niente di grave. Domani i dottor valuteranno, vedremo cos'ha, quale sarà la diagnosi corretta, poi valuteremo. Questo non cambia assolutamente i nostri piani, che rimangono immutati".

Sulle ambizioni, infine, il numero uno bianconero ha replicato alle analisi - lucide- effettuate da studio durante la diretta di Sky: "Siamo perfettamente consapevoli della nostra forza. Abbiamo una squadra, l’ho sempre detto, che è in grado di battere chiunque. La partita di oggi non modifica quello che è il nostro obiettivo. Ho sempre ricordato, dall’inizio dell’anno, che partiamo da meno 27 e che da meno 27 è difficile riuscire ad essere sopra a tutti gli altri in sei mesi. Il lavoro fatto fin qua è ottimo, abbiamo una squadra giovane, chiedere ad una squadra giovane di essere esperta è difficile ed oggi abbiamo dimostrato un briciolo di inesperienza. Abbiamo una squadra che è ben allestita, ma sappiamo anche che abbiamo cambiato 12 effettivi questa estate. Quindi, andare a chiedere ad una squadra, che è stata rivoluzionata in estate, con molti giovani, di avere anche tanta esperienza è molto difficile. Non è una questione di quanti giocatori, ne abbiamo già cambiati 12, vogliamo cambiarne 20 all’anno? Dobbiamo dare a questa squadra un briciolo di tempo per crescere, acquisire quelle malizie, quelle di avere anche maggiore personalità. I giocatori li abbiamo, la squadra è buona, abbiamo un parco attaccanti, che se fossero tutti sani, sarebbe scuramente moto buono. Abbiamo una linea di centrocampo che è tra le migliori i Europa, abbiamo una coppia di difensori centrali straordinaria, abbiamo il miglio portiere del decennio e abbiamo uno Storari che non lo fa rimpiangere. Abbiamo sicuramente un’ottima squadra, pecchiamo un po’ di esperienza, lo sappiamo, lo sapevamo, non ci preoccupiamo, andiamo avanti per la nostra strada, che è quella di ragionare partita dopo partita, con la consapevolezza che possiamo vincerle tutte, ma che ogni tanto ci sta di fare un passo falso".


Il tecnico bianconero Delneri, dopo iniziale nervosismo, esprime il proprio rammarico in altra sede: "Quando si gioca in 10 è difficile. Non posso dire niente perche l'espulsione di Melo ha condizionato la gara. L'unico rammarico è che, sul 2-1 per il Parma, potevamo gestire meglio la situazione. Dobbiamo restare tranquilli e cercare di migliorare, ma questo risultato non cambia ciò che abbiamo fatto fino ad ora. Il mercato? A parte la qualità, ora ci mancano proprio gli elementi da un punto di vista numerico. Se vogliamo lottare per un obiettivo importante dovremmo valutare attentamente la situazione e vedere ciò che si può fare".